Gli effetti sulla salute Dell’alimentazione biologica

Gli effetti sulla salute Dell'alimentazione biologica

Posted On 19 Gennaio 2024

Questo lavoro riporta una sintesi dello studio “Human health implication of Organic food and Organic agriculture” del Parlamento europeo, che contiene un’ampia rassegna della recente letteratura scientifica sugli effetti diretti dei modelli di produzione e consumo di alimenti convenzionali e biologici sulla salute dell’uomo. Tale studio appare particolarmente significativo in quanto affronta un tema al centro del dibattito internazionale sullo sviluppo sostenibile e, in particolare, sull’individuazione di sistemi agroalimentari in grado di conciliare la fornitura di alimenti sicuri e di qualità con la tutela delle risorse naturali, della biodiversità e con il contenimento delle emissioni di gas serra.

L’agricoltura biologica è esente da trattamenti chimici di sintesi

L’agricoltura biologica vieta l’utilizzo di prodotti chimici come i pesticidi e i fertilizzanti sintetici. Si tratta infatti di sostanze artificiali create in laboratorio e prodotte a livello industriale, in particolare negli stabilimenti petrolchimici.

In agricoltura biologica, si fa esclusivamente ricorso a fattori di produzione provenienti da “sostanze naturali o sostanze derivanti da sostanze naturali”. L’agricoltura biologica autorizza quindi soltanto 363 sostanze, contro le 2668 dell’agricoltura convenzionale.

Alcune sostanze naturali sono tuttavia controverse

Alcune sostanze naturali o di origine naturale utilizzate in agricoltura biologica possono rivelarsi comunque problematiche per la salute e/o l’ambiente. L’Europa ha quindi stilato una lista di 77 sostanze autorizzate nel biologico e “candidate alla sostituzione”. Ciò significa che questi composti sono particolarmente preoccupanti per la salute dell’uomo o per l’ambiente, ma restano autorizzati in attesa di trovare alternative considerate valide dalle autorità.

Un esempio emblematico sono i pesticidi a base di rame, dannosi per la salute e per l’ambiente. Pensiamo in particolare alla poltiglia bordolese, un mix di solfato di rame e idrossido di calcio. Per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, l’INRAE (Istituto Nazionale francese per la Ricerca Agricola) indica che “alte concentrazioni di rame hanno effetti fitotossici riconosciuti sulla salute e lo sviluppo della maggior parte delle piante”. Ma questo minerale ha anche un impatto sulla salute umana, in quanto presenta un elevato effetto pro-ossidante in grado di danneggiare le componenti delle nostre cellule

Inoltre, in agricoltura biologica sono vietate le sostanze di origine sintetica considerate problematiche per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Un esempio è il fungicida SDHI, usato spesso per le colture di frutta e cereali, che inibisce la proliferazione di funghi bloccando la respirazione delle cellule. Secondo vari studi, sarebbe in grado di ostacolare la respirazione cellulare di qualunque essere vivente (piante, animali, esseri umani), causando anomalie epigenetiche che potrebbero favorire l’insorgenza di tumori. Per questo motivo, nel gennaio 2020, 450 ricercatori hanno richiesto di sospendere l’utilizzo dell’SDHI all’aperto.

L’agricoltura biologica consente quindi di ridurre drasticamente l’esposizione dell’uomo e dell’ambiente ai prodotti chimici di sintesi. Oggi, una delle principali sfide dell’agricoltura biologica consiste infatti nel cercare soluzioni alternative ai pesticidi naturali più problematici.

L’agricoltura biologica limita anche l’uso di additivi

L’agricoltura biologica restringe l’utilizzo di additivi. Nel biologico infatti, solo 55 additivi sono autorizzati rispetto ai 300 dell’agricoltura convenzionall. Numerosi additivi molto controversi come la tartrazina (E102), il BHA (E320), i difosfati (E450) e l’aspartame (E951) sono vietati nei prodotti biologici.

Un’alimentazione bio: la soluzione ideale per la salute?

Un’alimentazione bio presenta senza dubbio numerosi benefici per la salute. È importante però che il consumo di prodotti biologici si inserisca nell’ambito di una dieta sana ed equilibrata.

Pensiamo per esempio ai prodotti trasformati come le patatine in sacchetto o i biscotti. Anche se li scegliamo biologici, l’apporto di sale o zucchero potrà comunque risultare eccessivo. L’aspetto biologico non sarà quindi l’unico criterio da considerare, soprattutto quando acquistiamo prodotti trasformati.

Optare per il biologico nella scelta di prodotti grezzi come la frutta, la verdura, la carne o il latte è invece sicuramente un vantaggio per la salute.

Il label biologico europeo rappresenta un buon punto di partenza per limitare l’esposizione ai pesticidi, pur comportando alcuni limiti. Una soluzione ancora più interessante è rappresentata dai prodotti da label biologici ancora più esigenti, anche se spesso più costosi.

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